Della Corte M in Notizie degli Scavi di Antichità, 1929,
p.199-203, figg. 1-3.
Le testimonianze
archeologiche più antiche sono prevalentemente costituite dai ruderi di una
Villa Rustica romana di epoca imperiale in località Cioppola
sulla via Palma-Lauro.
The oldest archaeological evidence consists mainly of the ruins of a Roman Villa Rustica of imperial times in Cioppola on the Via Palma-Lauro.
https://www.irpiniaoggi.it/info-comuni/domicella/
Comune di
Domicella (AV)
Le testimonianze
archeologiche sono costituite dai ruderi di una Villa romana sulla
via Palma-Lauro e da un'altra Villa Rustica, anche questa di epoca romana,
in località Cioppola.
The archaeological evidence consists of the ruins of a Roman Villa on via Palma-Lauro and another Villa Rustica, also from the Roman era, in Cioppola.
http://www.unpliavellino.it/vecchiosito/Comuni%20Irpini/Domicella.htm
Domicella. Villa
rustica romana. 1929 NdS plan of Villa rustica at Domicella, Nola.
A= Piscina. Pool.
B= Cella Vinaria. Wine cellar.
C= Further remains to the rear
D= Further piscina/pool remains to the south
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929, p.200, fig. 1.
Domicella. Villa rustica romana. 1929. Excavation report by Matteo Della
Corte.
See Notizie
degli Scavi di Antichità, 1929, p. 199.
Last spring, following interceding agreements between Mr. Podestà and the Archbishop's Curia of Nola, the old parish rectory was demolished which lay opposite the mother church and on the same axis as it, beyond the curved section of the provincial road which, crossing the village, leads from Palma Campania to Lauro di Nola. While the new parsonage will soon rise next to the church, the vacated space will be reserved for the enlargement of the Municipal House, through the construction of a new wing of the building, which will also soon be completed.
When the pickaxe reached the substructures of the rectory, the unexpected new technique of the very solid masonry work encountered and the presence together of three clay dolia, which for the figuline stamps that can be read imprinted on them can be dated with certainty to the first century of the Empire, immediately clarified that the area was in ancient times occupied by a larger building, a Villa Rustica no doubt, which, expanding outwards in an enchanting position on this eminence of the land that like a promontory dominates the entire countryside between Nola and Vesuvius, pushed its extreme edge into a large semi-underground pool, with drinking water storage, and an adjacent wine cell.
The total view of the uncovered ruins is given by the combined topographical survey fig.1, while a partial frontal view is offered by the annexed panoramic photograph fig.2, which shows the cut of the charming hillock of the ancient villa, between the municipal house to be enlarged (right) , and the Via Palma-Lauro (on the left), while from the line of the cut itself you can see, on the left, a truncated wall of the wine cellar, and, in the middle, the western third of the pool, preceded in the clearing by the base of its remaining part on the ground.
Nella scorsa
primavera, in seguito ad accordi interceduti tra il sig. Podestà e la curia
Arcivescovile di Nola, si e proceduto alla demolizione
della vecchia canonica parrocchiale che giaceva di rimpetto alla Chiesa madre e
sullo stesso asse della medesima, di là dal tratto in curva della via
provinciale che, attraversando la borgata, mena da Palma Campania a Lauro di
Nola. Mentre la nuova canonica risorgerà fra non molto accanto la chiesa, il
posto sgombrato e riserbato all'ampliamento della Casa Comunale, mediante la
costruzione di una nuova ala di fabbricato che sarà anche essa fra poco un
fatto compiuto.
Quando il
piccone raggiunse le sostruzioni della canonica, la inattesa nuova tecnica
della solidissima opera muraria incontrata e la presenza insieme di tre dolia
fittili, che per i bolli figulini che vi leggono impressi sono databili con
certezza a I secolo dell'Impero, chiarirono subito che l'area fu nell'antichità
occupata da una più vasta costruzione, una Villa Rustica senza dubbio, la
quale, sviluppandosi a monte in posizione incantevole su questa eminenza del
terreno che a guisa di promontorio domina tutto l'agro fra Nola ed il Vesuvio,
spingeva ivi il suo lembo estremo in una grande piscina semi sotterranea, di
conserva d'acqua potabile, ed in una contigua cella vinaria.
Dei ruderi
scoperti la visione totale e data dall'unito rilievo topografico fig1, mentre
una parziale visione frontale viene offerta della fotografia panoramica annessa
fig2, la quale mostra il taglio del ridente poggio della villa antica, fra le
casa comunale da ampliarsi (a destra), e la Via Palma-Lauro (a sinistra),
mentre dalla linea del taglio stesso vedonsi
emergere, a sinistra, un tronco di muro della cella vinaria, e, nel mezzo, il
terzo occidentale della piscina, preceduto nella spianata dalle radici della
sua restante parte stroncata a fior di terra.
Domicella. Villa rustica romana. 1929. Excavation report by Matteo Della
Corte.
See Notizie
degli Scavi di Antichità, 1929, p. 200.
The pool, A, consisting of a massive barrel vault, of limestone chips cemented with excellent mortar, 17m. long, 2.90m wide, 4m. high, and therefore with a capacity of about 200 cubic metres of water, was covered both in the bottom and in the straight sides, 0.90m. thick, of signinum plaster, shows in the curve the longitudinal and parallel imprints of the wooden boards of the frame used for its construction; it was, by means of a vertical wall partition, clearly visible also in the photograph, divided from the beginning into two equal parts. The front section, smaller, and closed with a modern tombstone, perhaps at the time of the development of the road and the church surroundings, was used until recently for the purposes of the rectory, while the other was found filled with earth. At the opposite end of the curved area the vault is interrupted, to give rise to a cylindrical barrel, 75cm. in diameter, preserved for a height of 1.40m., covered with the same plaster, equipped with two clay channels of adduction, 7 cm. and 10 cm. in size respectively, tight in the masonry, with the head above ground in a now vanished puteal.
Nothing came out of the emptying of the pool, except for a few and insignificant scraps of crockery and vases, including the bottom of a small Campania vernice nera jug.
La piscina, A,
consistente di una massiccia volta a botte, di scheggie
di calcare cementate da ottima malta, lunga m. 17, larga 2.90, alta m. 4, e
quindi della capacità di circa mc. 200 di acqua, era rivestita tanto nel fondo
quanto nei pie dritti, spessi m. 0.90, di intonaco signino, mostra nell'
intradosso le impronte longitudinali e parallele delle tavole lignee della
forma adibita per la sua costruzione; fu, mediante un setto murario verticale,
ben visibile anche nella fotografia, divisa fin dall'origine in due parti
eguale. Il reparto anteriore, impicciolito, e chiuso con una tombagnatura moderna, forse all'epoca della sistemazione
della strada e delle adiacenze della chiesa, e stato utilizzato fino a ieri per
gli usi della canonica, mentre l'altro si e trovato
ricolmo di terre. Alla estremità opposta dell'intradosso la volta s'interrompe,
per dar luogo ad una canna cilindrica, di cm. 75 di diametro, conservata per
un'altezza di m. 1.40, rivestita dello stesso intonaco, munita di due canali
fittili di adduzione, di cm. 7 e 10 di luce rispettivamente, stretti nella
muratura, già ponente capo fuori terra in un puteal sparito.
Nulla e venuto
fuori dallo svuotamento della piscina, se se ne
eccettuano pochi ed insignificanti rottami di stoviglie e di vasi, fra i quali
il fondo di un piccolo boccaletto campano a vernice nera lucida
Domicella. Villa
rustica romana. 1929. Excavation report by Matteo Della Corte.
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929,
p. 201.
Above the described pool, there was a delightful solarium shaded, according to the custom and the dictates of medical science by green creepers, if not by vines, as is more likely, an arbour that appropriately completed the villa from which one could enjoy such a beautiful view. The portico was made of brick columns of 33 cm. in diameter at the base, joined together by a low pluteus, and covered with cocciopesto plaster in the plinth. Of four trunks of these columns, aligned on the southern side of the solarium, the last one is still preserved in its place (fig. 2) on the edge of the floor, of shards cemented with yellow mortar forming a layer of 12-14 cm.
North of the front section of the pool, and in immediate contact with it, was discovered the south-east corner of a wine cellar, B, probably sub dio (under an open sky), as it was used, and we do not know how vast it was originally, was discovered with a section of its eastern wall, covered with rough brick plaster, supporting the embankment. In the short surviving area three large clay dolii were buried in the ground, and surrounded in the emerging part by a layer of minute volcanic lapillus (which suggests a possible abandonment of the villa following the Vesuvian eruption of 79), broken into minute fragments, one of which bearing on the edge, twice stamped, the stamp of a freedman of the Giulia family, appointed, like others already known, to a pottery workshop, in one of the vast possessions of the imperial family in Campania – C. Iulius Felix.
Al disopra
della descritta piscina, stendevasi un delizioso
solarium ombreggiato, secondo il costume e i dettami della scienza medica da
verdi rampicanti, se non proprio dalle vite, come e più probabile, una trichila che completava opportunamente la villa donde godevasi un così bel panorama. Il portico era di colonne
laterizie di cm. 33 di diametro alla base, fra loro congiunte da basso pluteo,
e rivestite d'intonaco di cocciopesto nella zoccolatura. Di quattro tronchi
delle dette colonne, allineati sul lato meridionale del solarium, l'ultimo e
tuttora conservato al suo posto (fig. 2) sulla sponda del pavimento, di cocci
cementati con malta gialletta formanti uno strato di
cm.12-14.
A nord del
tratto anteriore della piscina, e ad immediato contatto con essa, si e scoperto il solo angola sud-est di una cella vinaria, B,
probabilmente sub dio, come usavasi, e non sappiamo
quanto vasta in origine, con un tratto del suo muro orientale, rivestito di
rozzo intonaco laterizio, a sostegno del terrapieno. Nella breve area
superstite erano infisse nel suolo, e circondarti nella parte emergente da uno
strato di minuto lapillo vulcanico (il che fa pensare ad un possibile abbandono
della villa in seguito all'eruzione vesuviana del 79), tre grossi dolii fittili, andati in minuti frammenti, uno dei quali
recante sull'orlo, due volte impresso, il bollo di un liberto della famiglia
Giulia, preposto, come altri già noti (1), ad una officina figulina, in una
delle vaste possessioni della famiglia imperiale nella Campania.
Domicella. Villa
rustica romana. 1929. Photo of remains of Villa
rustica at Domicella, Nola.
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929, p.201, fig. 2.
Domicella. Villa
rustica romana. 1929. Excavation report by Matteo Della Corte.
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929,
p. 202.
Two other remains of the villa lie above ground in the land immediately uphill. One, to the rear of the cella vinaria, in C, and a corner formed by the meeting of two sections of wall about 2 m. high, in accurate isodomic work in alternating layers of two rows of bricks and squared blocks of tufa; the other further uphill, in the adjoining Lupi property, apparently also a wall supporting the embankment, runs along the ground, for an average height of 1 m. and for a length of 10 m. in an east-west direction, showing its outer face in opus quasi reticulatum.
Contemporary, or slightly later, is another pool south of the one described, in D, but with a very different technique. It is, in fact, simply hollowed out in the hill, like an ovoid-shaped grain storage pit, has the entire surface covered with plaster, both the hollow that is, as well as the cylindrical orifice, which, cut off at ground level, it was, and even today, visible in the square, at the Post Office. The barrel of the orifice bears the usual hollowed and plastered treads in opposite points of its wall, which, if necessary, offered the possibility of a descent into the pool. An excavation, continued here to a depth of 5 m., did not lead to the total emptying of the pool; and due to the lack of finds and the danger of imminent landslides, it was decided by the Podestà to order the burial of the building, perhaps not being explored now for the first time.
Nel terreno
immediatamente a monte giacciono fuori terra due altri ruderi della villa.
L'uno, a tergo della cella vinaria, in C, e un angolo formato dall'incontro di
due tronchi di muro alti m. 2 circa, in accurata opera isodomica a strati
alterni di due filari di mattoni e di blocchetti di tufo squadrati; l'altro
ancora più a monte, nella contigua proprietà Lupi, apparentemente un muro di
sostegno del terrapieno anch'esso, corre a fior di terra, per un'altezza media
do m. 1 e per una lunghezza di m. 10 in direzione est-ovest, mostrando il suo
paramento esterno in opus quasi reticulatum.
Contemporanea,
o di poco posteriore, e un'altra piscina a sud di quella descritta, in D, ma di
tecnica ben differente. Essa, difatti, semplicemente incavata nella collina, a
mo' di fossa frumentaria di forma ovoidale, ha l'intera superficie rivestita
d'intonaco signino, tanto il cavo cioè, quanto l'orifizio cilindrico, il quale,
stroncato a fior di terra, era, ed e anche oggi,
visibile nella piazza, presso l'Ufficio postale. La canna dell'orifizio reca in
punti opposti della sua parete le consuete pedate incavate ed intonacate, che
all'occorrenza offrivano la possibilità di una discesa nella piscina. Uno
scavo, proseguito qui fino alla profondità di m. 5, non condusse allo
svuotamento totale della piscina; e per la mancanza di trovamenti e per il
pericolo delle frane imminenti, convenne al Podestà ordinare l'interro del
manufatto, forse non esplorato ora per la prima volta.
Domicella. Villa
rustica romana. 1929. Drawings of dolia stamps from Villa rustica at Domicella, Nola.
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929, p.202, fig. 3.
Domicella. Villa
rustica romana. 1929. Excavation report by Matteo Della Corte.
See Notizie degli Scavi di Antichità, 1929,
p. 203.
Even today the Municipality of Domicella, located on a hill in a region with poor water, provides its own water supply by collecting and conserving rainwater; and not far from Roman ruins described, in the same piazza del Municipio, is the municipal cistern, the last common resource of the thirsty inhabitants when private reserves run out in the summer months.
Although today's place-name Domicella can find no other technical explanation than in a remote Domicula with the value of an "aggregate of small houses", as my friend Prof. F. Ribezzo, whom I questioned on this matter, opines; and the aggregate of small houses was in fact already such in 1093 as to have its own worthy church (1); however, a remote obscurity should not be concealed, by virtue of which, for example, Ambrogio Leone called the locality Democella (2). When one considers that the topography of both the ruins of the ancient villa rustica encountered here and the present administrative centre of the Municipality, which has gradually grown up on and around it, is unique; nor are the pools placed respectively at their service dissimilar in site and capacity; We have, in my opinion, not insignificant clues to hazard a hypothesis, namely that the villa rustica, among the largest and most conspicuous of its time, has from the first moment, that is, since the district could repopulate after the eruption of 79, imprinted with his name the name that the district has retained since. In such a case, the present toponym would have to be linked to the Roman toponym Domus Coeli, with the determination of the Roman family, the Coelia, to which this landed estate would have belonged in the first century of the Empire. And this is perfectly possible, given the diffusion of this family in Campania, and especially in the towns around the Gulf of Naples (3). Finally, Coeli are not lacking even in Pompeii, with the classical surname Caldus (4), and they are not lacking even in the same ancient Nola (5).
Anche oggi il
Comune di Domicella, posto in collina in una regione povera di acque, provvede
alla propria alimentazione idrica con la raccolta e la conserva delle acque
meteoriche; e poco lungi dia descritti ruderi romani, nella stessa piazza del
Municipio, e il cisternone municipale, ultima comune risorsa degli abitanti
assetati quando nei mesi estivi si esauriscono le riserve private.
Quantunque
l'odierno toponimo Domicella altra spiegazione tecnica non possa trovare che in
un remoto Domicula col valore di "aggregato di
casette", come opina il ch. amico, prof F.
Ribezzo da me proposito interpellato; e l'aggregato di casette difatti già nel
1093 almeno era tale da avere una sua propria e degna chiesa (1); non va
tuttavia dissimulata una remota oscitanza, in virtù della quale presso Ambrogio
Leone, ad esempio, la località vien chiamata Democella
(2). Quando si pensi che unica e la topografia tanto dei ruderi dell'antica villa
rustica qui incontrata, quanto dell'attuale centro amministrativo del Comune a
poco a poco cresciutovi sopra ed intorno; e nemmeno dissimili per sito e
capacita sono le piscine poste rispettivamente a loro servizio; si hanno, a
parer mio, indizii non trascurabili per azzardare
un'ipotesi, quella cioè che la villa rustica, fra le più grandi e cospicue del
suo tempo, abbia fin dal primo momento, cioè fin da quando la contrada poté
ripopolarsi dopo l'eruzione del 79, improntato del suo nome il nome che la
contrada ha ritenuto di poi. In tal caso l'attuale toponimo dovrebbe
riannodarsi al toponimo romano DomusCoeli, con
determinazione della famiglia romana, la Coelia, alla
quale questo possessioni fondiarie sarebbero appartenute al I secolo
dell'Impero. E la cosa e perfettamente possibile, data la diffusione di questa
famiglia nella Campania, e specialmente nei paesi posti intorno al golfo di
Napoli (3). Coeli infine non mancano nemmeno a Pompei,
col classico cognome Caldus (4), e non ne difettano
nemmeno nella stessa antica Nola (5).